Gli Stati Uniti sono una fantastica destinazione per viaggi e vacanze: sono ottimamente collegati con tutti i principali aeroporti italiani, una volta affrontato il costo del volo organizzare il resto del viaggio costa relativamente poco, sono relativamente sicuri (rispetto al resto del mondo intendo, visto che ormai l’unico posto sicuro è il salotto di casa propria), e soprattutto offrono tantissimi luoghi belli e interessanti da visitare.
Tre le principali attrattive: le grandi città che tante volte abbiamo visto nei film e nelle serie televisive, i bellissimi parchi naturali, e i viaggi on the road.
Il budget per un viaggio negli USA deve prevedere i costi per: voli, hotel, autonoleggio, assicurazione, a cui poi sommare tutte le spese extra per pranzi/cene, ingressi, benzina, ecc. Il volo varia tra 400 e 1000€ a seconda del periodo e della destinazione, le altre spese dipendono da molti fattori.
Se ti fermi sulla costa est, come ad esempio a New York o Boston, i biglietti costano meno (il minimo parte da 400€, in bassa stagione li trovi a 500€, e mediamente sui 650€), mentre la costa Ovest, come ad esempio San Francisco o Los Angeles, è più lontana e i biglietti costano di più (la destinazione più economica è Los Angeles i cui voli partono da un minimo di 400€ in offerta speciale, mediamente conta 650-750€), fino ad un massimo di 1000-1200€ (e a volta anche più) ad agosto.
Ovviamente in bassa stagione, come ad esempio a febbraio, costa molto meno che in alta stagione, ad esempio a luglio-agosto. Per partenze dall’Italia il massimo si raggiunge generalmente per i voli ad agosto comprati pochi mesi prima: si possono pagare anche 900-1000€ per New York o gli altri aeroporti principali della costa est, e fino a 1100-1300€ per volare sugli aeroporti principali della costa occidentale come San Francisco o Los Angeles. Raggiungere le Hawaii è ancora più costoso.
Gli altri fattori che influenzano il costo dei biglietti aerei sono: il numero di scali (i voli diretti costano di più); gli orari dei voli e delle coincidenze (gli orari migliori sono quelli che finiscono prima alle tariffe ridotte, quindi sono quelli che mediamente costano di più); l’aeroporto di partenza in Italia. Consiglio di iniziare ad usare Skyscanner per ricercare il volo migliore, poi spostatevi per l’acquisto direttamente sul sito della compagnia.
In America esistono diverse tipologie di alloggio. In generale il livello e la qualità degli alloggi è buono e le strutture sono di buon livello. La maggior parte delle strutture prevede il bagno in camera e nel prezzo della camera è di solito inclusa la colazione internazionale, che di solito è abbondante.
Gli Hotels:
Case in affitto:
Ostelli:
Campeggi:
I Ristoranti: Di vario genere, e di varie fasce di prezzo.Vi consiglio di creare sempre una lista di ristoranti su Tripadvisor prima di un viaggio e leggere molte recensioni per capire effettivamente se quel ristorante fa al caso vostro.
Fast Food: Vengono servite quasi esclusivamente panini, toast, stuzzichini e bevande;
Tavola Calda:
Ci sono diversi modi di viaggiare in giro per gli USA, a seconda del tipo di viaggio intrapreso. Ovviamente il viaggio in USA per eccellenza è On The Road.
Auto:
Treni :
Aerei:
App Utili: Omio, Trainline, Moovit.
Budget giornaliero suggerito – 200 EUR (Note: Contando alloggio, auto e pranzi/cene, benzina. )
Documenti di viaggio: Per poter effettuare un viaggio negli Stati Uniti è necessario avere un passaporto di nuovo tipo con data di scadenza successiva al previsto rientro in Italia e un visto di ingresso.
Se ci si reca negli USA per affari o per motivi personali per un periodo non superiore a 90 giorni non è necessario ottenere un visto: basta un’autorizzazione elettronica (ESTA) che si ottiene online dal sito del Dipartimento di Sicurezza Nazionale (Department of Homeland Security, DHS). Come cittadini italiani se ci si reca negli USA per affari o per motivi personali per un periodo non superiore a 90 giorni NON è necessario ottenere un visto: basta un’autorizzazione elettronica ottenibile online tramite il sito del Dipartimento di Sicurezza Nazionale.
Pagina con consigli e informazioni utili sull’ESTA.
Collegamenti:
Elettricità: Negli Stati Uniti si usano spine a contatti paralleli piatti, denominate di tipo A e di tipo B. E’ molto facile trovare degli adattatori, ma ti consiglio di comprarne uno in Italia per tempo prima di partire: costa pochi euro e ti sarà sicuramente utile. Conviene comprarlo su Amazon (il link ti rimanda alla selezione di adattatori).
Negozi:
Animali domestici:
Utilizzare il telefono cellulare: Durante un viaggio negli Stati Uniti è sicuramente utile avere una connessione ad internet sempre attiva e funzionante: per quanto ti puoi preparare bene in anticipo ci saranno sempre delle informazioni che ti capiterà di dover cercare quando sei in giro (recensioni dei ristoranti, dove trovare un oggetto desiderato, orari di apertura, prezzi dei biglietti, dove parcheggiare, ecc.) e quindi è utile avere nello smartphone una sim card che ti permette una buona connessione ad internet.
Ogni sera avrai il wi-fi in albergo (ma non sempre è incluso, e quando è ha pagamento può costare 10$/giorno o più, verifica sempre con attenzione l’offerta)
Se si vuole rimanere sempre connessi l’unica alternativa valida è comprare una sim card che funzioni negli USA, possibilmente prepagata e con una offerta tutto incluso (o che includa ciò che a te serve).
Il sito migliore dove comprare è sicuramente Amazon, e le sim migliori al momento secondo me sono quelle Mostsim.
Sono disponibili in molti tagli dai 7 ai 120 giorni, sono basate sulla rete T-Mobile (che è tra le migliori negli USA), permettono accesso ad internet illimitato e chiamate e sms illimitati. ATTENZIONE: queste sim NON funzionano con tutti gli smartphone europei e devono essere attivate pochi giorni prima di partire (comunque entro 90 giorni dall’acquisto, quindi meglio comprarle qualche settimana prima di partire).
Guidare in America: Negli USA la patente internazionale viene chiamata International Driving Permit (IDP). In teoria il Ministero degli affari Italiani consiglia di avere questa patente internazionale. Io sono stata diverse volte in America e in vari stati ma le compagnie di noleggio non me l’hanno mai chiesta. Basta la patente italiana in corso di validità, il biglietto aereo A/R, una carta di credito (teoricamente la stessa di chi guida) e un documento, ovvero il passaporto. Negli USA la guida in stato di ebbrezza è un crimine molto grave! Vi raccomandiamo quindi di non bere alcolici prima e quando guidate. Negli USA è vietato parcheggiare sul lato dell’autostrada, eccetto che sulle aree apposite. Rispettate sempre rigorosamente i limiti di velocità anche nelle strade più deserte: in USA la velocità viene rilevata anche da lontano. Negli USA le cinture di sicurezza sono obbligatorie. I bambini al di sotto di una certa età devono essere accomodati in appositi seggiolini di sicurezza. Consiglio di noleggiare tramite Rentalcars.com e EconomicRentalCar. Al banco autonoleggio proveranno a vendervi il pacchetto completo di assicurazione ad un prezzo esagerato, vi consiglio di non cadere nel tranello.
La benzina negli Stati Uniti costa davvero poco, molto meno che da noi (dipende da come varia il tasso di cambio eur/usd, ma in genere è la metà o meno rispetto all’Italia), e questo aiuta molto nei lunghi viaggi on the road.
Le autostrade americane sono quasi tutte gratuite, ma con alcune eccezioni: molte autostrade della Florida sono a pagamento (e serve noleggiare una specie di Telepass), parte dell’autostrada principale nel Maine, e molti ponti e tunnel, come ad esempio quelli di accesso a New York City. Se non volete noleggiare il Telepass, state attenti alle corsie, per effettuare il pagamento, non è come in Italia, non c’è un casello che blocca il passaggio delle auto e la corsia del telepass. L’autostrada prosegue per tutti coloro che hanno una sorta di abbonamento, mentre vi accorgerete che di lato alcune corsie si discosteranno come da sembrare un’uscita che in realtà è il pagamento del pedaggio. Noi in Florida ci sbagliammo e proseguimmo dritti al primo casello: poi leggendo le informazioni nella macchina (toll road guide) abbiamo capito che una volta passati dritti e non al casello, tramite la foto delle telecamere e un transponder nell’auto veniva attivato automaticamente l’abbonamento che avremmo poi pagato alla riconsegna dell’auto.
Non è semplice fare benzina in America, è molto diverso dall’Italia. Controllare se la macchina è diesel o benzina, quasi la totalità delle auto in USA sono a benzina visto il basso costo. Quando entri nella stazione di servizio (che in inglese si dice “gas station” o “petrol station”) ricordati di accostare al lato giusto della pompa rispetto al lato dello sportello del serbatoio (in inglese “fuel tank flap”) perché i distributori di benzina americani a volte hanno i tubi di erogazione (chiamati “petrol pump hose”) più corti di quelli europei.
Se provi a staccare la pistola di erogazione (“pump nozzle”) per cominciare a fare rifornimento vedrai che non parte nulla e a volte nemmeno si stacca dal supporto. Questo perché nelle stazioni di servizio americane devi pagare prima. Quindi devi entrare dentro e dire al cassiere che sei alla colonna/postazione x (basta dire il numero) e vuoi fare il pieno (“fill the tank” o “fill up on/with gas”) o vuoi mettere x dollari di benzina (se vuoi mettere 20$ e sei alla colonna 5 basta dire “twenty dollars on five”). Come capire quanta benzina va nell’auto se non la si conosce? Di questo possiamo non preoccuparci perchè può capitare che abbiamo fatto male i conti (causa conversione dollari/euro).
Quando dai la carta di credito il cassiere in realtà non preleva subito l’importo che gli dichiari, ma “congela” la somma: quando torni dentro poi preleva dalla carta esattamente quanto hai speso e ti fa lo scontrino. A volte capita pure che all’inizio paghi con la carta di credito e quando torni dentro per il resto te lo danno in contanti.
Il cassiere attiva dunque la tua pompa per erogare fino all’importo dichiarato. Alla pompa di benzina scegli sempre la benzina più economica, quindi quella a 87 ottani, solitamente chiamata “regular”.
Buona parte di questi tratti a pagamento sono “Fast Lanes” sui tratti più trafficati, cioè corsie speciali a pagamento in cui incanalarsi per sfuggire al traffico (a volte bloccato) sulle altre corsie normali. Basta non prendere le Fast Lanes (che hanno lettori ottici delle targhe) e non si paga nulla.
N.B. Le Fast Lanes non vanno confuse con le “High-occupancy vehicle lane”, cioè corsie dedicate a veicoli con più di una persona a bordo (segnalate da cartelli come questo) che in alcuni orari della settimana possono essere riservate a chi condivide la macchina, dandogli un vantaggio rispetto alla maggioranza degli automobilisti americani soli nella propria auto (è un tentativo di combattere l’uso solitario e smodato dell’auto negli USA).
Verificate le strade a pagamento qui: https://www.platepass.com/locations/.
Assistenza sanitaria: Generalmente non sono richieste vaccinazioni obbligatorie per l’ingresso negli Stati Uniti, ma cosiglio di controllare la relativa pagina del Ministero degli Esteri per le informazioni aggiornate. L’assistenza sanitaria è di buon livello e molto efficiente, ma è a pagamento e costa moltissimo, quindi è necessario fare un’assicurazione sanitaria prima di partire.
Il costo di una buona assicurazione per un viaggio negli USA dipende da vari fattori, tra cui i principali sono: l’età dei viaggiatori, la loro relazione (una coppia sposata con figli ottiene tariffe più basse), la durata del viaggio e il tipo di polizza scelta.
Una assicurazione base per un viaggio di una settimana parte dai 65€ nel caso di viaggiatore singolo o 85€ per una coppia, mentre per due settimane una coppia può spendere complessivamente sui 180-200€ per una buona assicurazione. Noi usiamo sempre https://www.viaggisicuri.com/ ma fortunatamente non ho mai avuto necessità di sfruttarla per qualche problema.
Clima:
Fuso Orario rispetto all’Italia.