Sommario
La ceramica di Erice
La ceramica di Erice acquista particolare valore poiché riscoperta nel XX secolo, nella sua tradizione storica, dopo un periodo di buio durato quasi quattro secoli, durante i quali le tecniche e le decorazioni erano state perdute.
Oggi, dopo la riscoperta, la ceramica ericina è una tradizione da preservare e i prodotti sono sicuramente tra i più rappresentativi.
PRINCIPALI ATTRAZIONI
Castello di Venere e Baio
Per secoli questo luogo pieno di fascino fu meta di pellegrini provenienti da tutto il Mediterraneo. Marinai o principi, tutti speravano di poter salire, almeno una volta, su quella rocca per consumare il rito dell’amore e della fecondità e partecipare ai fastosi banchetti portando doni alla Dea. Oggi è un lussuoso resort.
Dal belvedere è possibile ammirare Trapani e le sue Saline, le Isole Egadi, la Torretta Pepoli, e il golfo di Bonagia con il Monte Cofano.
Torretta Pepoli
DA VEDERE
La Cinta muraria era a difesa dell’unico versante accessibile della città (quello Nord-Ovest, gli altri lati sono su strapiombi rocciosi), le prime mura risalgono all’VIII sec. a.C. costruite dalle popolazioni indigene degli Elimi. Il percorso si snoda per circa 700 metri da Porta Trapani a Porta Spada, passando per Porta Carmine. Dei 25 torrioni delle mura di cinta, oggi ne rimangono 16.
Il quartiere spagnolo
GASTRONOMIA
L’aspetto gastronomico arricchisce le tradizioni di un paese che, nonostante le ridotte dimensioni, non si finisce mai di scoprire.
Tra i tanti aspetti legati alle ricette tipiche di Erice, non si può tralasciare quello della pasta di mandorle. I dolci della signora Grammatico, sono prodotti secondo le antiche ricette, “rubate”, per così dire, alle monache di clausura che le custodivano gelosamente.
A confermare l’unicità di queste ricette il “Guinness” , traguardo raggiunto realizzando il dolce di pasta di mandorle più lungo del mondo, ovvero di 400 metri.
Partendo dal Giardino del Balio fino al Castello di Venere, il dolce “abbraccia” simbolicamente la città con la sua dolcissima tradizione.
Per leggere di più sulla Sicilia visita La riserva dello Zingaro.
Per conoscere le strutture ricettive visita uil sito della proloco.